Riferimento al Catalogo della Stampa dell'Archivio Nicola Ciletti presso la Biblioteca Provinciale di Benevento: |
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Emilio Scarfoglio, Scorci dicembrini [...] Così Nicola Ciletti. Cominciò col preferire i cenci al damasco, le fiamme dell'aspra forgia agli alari del pacifico caminetto, le piaghe umane al bel sorriso delle donne. Qualche anno di feroce scapigliatura napoletana e molti di bassi quartieri d'una metropoli americana gli avevano dato della vita e del colore un senso plumbeo e tetro. Tornato a Napoli si barricò nello studio che fu del Morelli e cominciò con se stesso una lizza inasprita e spietata [...] In questa mostra ha lasciato, finalmente i riverberi della forgia e gli aloni del lume sul tappeto per la piena aria, per le divine incandescenze solari sugli alberi, sulle acque, sulla faccia umana. Ha aperto le finestre dato aria allo studio riossigenato il sangue e illeggiadrito il pennello di fiori montani e d'un senso di giovane felicità [...] [...] |