ANNO XVII   n° 400       SETTIMANALE SANNITA D'INFORMAZIONE      


 

S. Giorgio la Molara: mostra permanente

Ciletti per sempre

 

Il 14 dicembre, nei locali del Comune di San Giorgio la Molara, ci sarà l’inaugurazione della Mostra permanente dedicata a Nicola Ciletti. “Il Quaderno” ne ha parlato con Sigfrido Ciletti, figlio del noto pittore, nonché ideatore del progetto.

Perché questa mostra permanente?

Vogliamo dare la possibilità di riscoperta delle opere dei tanti artisti sangiorgiesi di fine secolo (Modola, Vicario, Caraccio) che, per mancanza di mezzi, isolamento o indifferenza, non hanno avuto il giusto riconoscimento di critica e pubblico. E’ un patrimonio straordinario ed è giusto riprenderlo e valorizzarlo. La seconda finalità è dare agli artisti emergenti ed ai giovani pittori e scultori fortorini spazio e visibilità per l’esposizione dei loro lavori. In questo senso la “Nicola Ciletti” non si soltanto pone come trampolino di lancio per i giovani, ma vuole anche stimolare ed avvicinare le nuove generazioni di questa terra all’approccio ed alla conoscenza all’arte”.

Qualche anticipazione?

Le sorprese comunque non mancheranno: sicuramente saranno esposte opere inedite, alcune assolutamente dimenticate e maltrattate nel tempo”.

Doveroso intitolare la mostra a Nicola Ciletti….

Assolutamente si. Mio padre è stato l’artista più rappresentativo del Fortore e non solo ed ha dato tanto al suo paese anche dal punto di vista sociale.

E’ difficile vivere d’arte oggi?

C’è il rischio di non essere compresi e riconosciuti, poi c’è l’aspetto economico: fare una scultura, dipingere una tela, comporta un forte impegno di tempo e di fatica. Oggi è ancor più dura, l’artista è solo, mancano i committenti. Nella nostra terra poi, le insidie raddoppiano per la preoccupazione di sopravvivere.

Cosa troveremo all’inaugurazione del 14 dicembre?

Il debutto della mostra sarà dedicato ai vecchi maestri sangiorgiesi. Per il futuro contiamo di creare un continuo ricambio di opere sperando nella collaborazione dei centri fortorini e nell’abilità degli artisti emergenti. Sono curioso per l’esito anch’io: non vedo l’ora di cominciare.