Riferimento al Catalogo della Stampa dell'Archivio Nicola Ciletti presso la Biblioteca Provinciale di Benevento: |
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Odoacre Caterini, Tra i fascini del colore - [...] Un nobile pittore e la sua "Preghiera". in: Orme. Anno II, n. 1-2, gennaio-febbraio 1924, pp. 5, 6. [...] Uno di questi artisti, che non solamente segue il movimento artistico del tempo senza propendere per alcuna manifestazione o "maniera" eccessiva, ma che ha trovato, mirabilmente, il punto del suo equilibrio tra un troppo aperto "luminismo", tra un eccessivo "plenariismo" e un ben inteso divisionismo, è, fuor dubbio, Nicola Ciletti, artista nobilissimo in continua evoluzione e la cui opera è tangibilmente, corollario di diuturne, incessanti elaborazioni interne di pensiero, di incessanti crisi psicologiche che si risolvono in bellissime tele. Io ricordo il Ciletti, allora che, sospinto dalla sua malinconica emotività, faceva piccole tele, in cui la luce predominante era il chiarore della luna, tenue, fioco, pallido, argenteo; e ricordo gli " Ulivi " flettersi sotto la blanda luce lunare; e ricordo il " Racconto " di due vecchi svolgersi sotto l'atrio di una casa in piena notte; e balzava, da quelle tele, una tristezza descrittiva, che si trasformava in tristezza emotiva nel " Cieco ": il soldato fatto cieco dalla guerra, e condotto dalla vecchia madre, attraverso la la spoglia stanza [...] Ma ecco Nicola Ciletti volgersi a studiare i sentimenti più spiccatamente femminili - non femminili soltanto [...] - ecco, dicevo, che egli fa un balzo magistrale nel solco dell'Arte, e, nelle sale del Circolo, pone una " Preghiera ", che vale, davvero, a dargli il battesimo di pittore di eccezione; una " Preghiera ", in cui l'anima di lui è tutta col tormento della concezione, col travaglio della elaborazione, con l'ansimo della esecuzione, con l'empito della visione magnifica e della magnifica traduzione. Il Circolo Artistico di Napoli sia fiero di questo suo pittore e di questo bellissimo quadro. |