Riferimento al Catalogo della Stampa dell'Archivio Nicola Ciletti presso la Biblioteca Provinciale di Benevento: |
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Odoacre Caterini, Luci ed ombre. Due Esposizioni Personali Nicola Ciletti - Attilio Zanchelli in: "Il Giorno", 8 maggio 1924 Salutato dal concorso e dal consenso di una folta schiera di eletti visitatori, Nicola Ciletti inaugurò, domenica scorsa, alla Permanente, in Villa, la sua personale. Per quanto poco possa, la parola scritta, illustrare al lettore la perplessa vicenda delle emozioni che suscita la maliosa opera di questo nobile e gentile pittore - passato in breve corso di tempo, dalla giovinezza alla virilità pittorica - pure io tenterò scrivere di lui presentandolo nella sua vittoriosa ascesa, felicemente impressionantemente, superata, dal giorno, in cui una sua prima mostra personale - era il 1921 - palpitava di promesse, ad oggi, in cui le sue tele diventano riflessi di vita vissuta, echi di armonie, [...] vibrazioni di idealità luminose, per cui la mano è diventata lo strumento agile e consapevole del pensiero.[...] Nicola Ciletti si manifesta, oggi, specialmente quale un figurista pensoso, [...] perché eccezion fatta di tre o quattro paesaggi - ne' quali è pur tanto soave maneggio di pennello e tanto appassionata tecnica coloristica luminosa ed arieggiata - la maggior parte delle sue produzioni consiste e si intensifica in figure di donne e di uomini, tutte e tutti pervasi e soffusi dal soffio di un sentimento speciale, che promana da varii atteggiamenti e dalle varie pose, in cui l' artista eminente ha raffigurati i suoi soggetti [...] Ebbene: tale potenza di colore è nel pennello di Nicola Ciletti, che al grigio fosco del Toma, contrappone un triste marrone, quasi uniforme, in quel " Travolto ", in cui l'uomo, col capo reclino sul braccio, col solo atteggiamento, convince della implacabilità del suo caso - tale potenza di colore è nel pennello del pensoso artista che avvolge di tinte di un argento cinereo i suoi " Vecchi " [...] Ma ecco che Nicola Ciletti passa signorile agilità di colorazione, a rappresentare la femminilità: la raffigura molle e stanca nella " Vana attesa ". |